pesso ci si tiene lontani da certi prodotti della terra più per pigrizia che per altro e ci ripariamo dietro a una teorica difficoltà, piuttosto che metterci in gioco e provare a fare un piatto di lenticchie.
A guardar bene spesso è anche pigrizia, frutto della necessità di dedicare tempo a tutto, piuttosto che a preparare quello che mangiamo, noi e i nostri in famiglia. Ma la prova l’ho fatta io, e ho visto che in realtà non è difficile cucinare e mangiare cose genuine. È anche divertente!
Ho messo di mezzo parenti, amici, clienti diventati amici, dilettanti e professionisti, appassionati, persino chef stellati, pensate un po’... e li ho invitati a preparare un piatto e a raccontarcelo. Condizione - la legge del marketing lo esige - che usassero almeno un prodotto della nostra azienda di Giano dell’Umbria: olio, legumi, cereali... Tutti si sono prestati fino a diventare complici di un’ideuccia che è quello che è, senza secondi fini, ma anche senza fine, nel vero senso della parola. I mesi ‘domestici’, chiamo così, hanno agevolato la cosa, e la ricetta spero abbia anche alleggerito i momenti difficili.
Alla fine abbiamo una serie di storie costruite intorno a una ricetta e abbiamo voluto raccoglierle come segno di gratitudine a chi è riuscito a mangiare una cosa nuova, buonissima soprattutto perché realizzata con amore e passione, gli stessi che mettiamo noi nel coltivare i nostri cereali, i legumi, il grano saraceno e il miele.
A Macciano.
Non ci credete? Venite a vedere...
PS - ‘Oro in Tavola’ rimane aperto...
Chi ha voglia può dare il suo contributo.